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Nuove Comunità del Friuli Venezia Giulia tra antichi e recenti fenomeni migratori

Pubblicato da Forum il Quaderno 4 di Cantiere Friuli. Focus su flussi in entrata/uscita, rapporto stranieri/sanità e scuola

Il Friuli Venezia Giulia negli anni scolastici 2015/2016 e 2016/2017 si è collocato all’11° posto in Italia per numero di studenti stranieri, e tra gli studenti con cittadinanza non italiana, appartenenti a circa duecento nazionalità, gli iscritti alla secondaria di secondo grado sono l’8,5% del totale, per un valore assoluto di 4.139 alunni. Sempre su scala regionale, le donne dell’Europa orientale presentano una probabilità di partecipazione allo screening pap-test (esame preventivo del tumore al collo dell'utero) superiore del 10% rispetto alle donne italiane, mentre le africane una probabilità inferiore del 20% e le asiatiche inferiore del 26%. L’adesione delle donne latino-americane, invece, non risulta significativamente diversa da quella delle italiane.

Sono questi alcuni dei dati, relativi in questi due casi, rispettivamente a scuola e sanità, raccolti nel nuovo quaderno dell'Officina Demografia e Territorio del Cantiere Friuli dell'Università di Udine, uscito in questi giorni per i tipi di Forum Editrice Universitaria udinese, quarto volume della collana curata dal referente del Cantiere prof. Mauro Pascolini.

Intitolato “Nuove Comunità. La presenza straniera in Friuli Venezia Giulia”, il quaderno è stato curato dai docenti dell'ateneo friulano e coordinatori dell'Officina Alessio Fornasin (Demografia), Andrea Guaran (Geografia) e Gian Pietro Zaccomer (Geografia Economica). “In linea con gli obiettivi dell'Officina – spiega il prof. Fornasin – il volume si propone di fornire una ricostruzione dei recenti e piuttosto complessi sviluppi demografici dell’intera regione, nei quali vanno inseriti i fenomeni migratori in entrata e quelli, di origine più recente, in uscita. Lo scopo è, in sostanza, tracciare un quadro di riferimento da mettere a disposizione dei decisori e degli operatori, ma anche di tutta la popolazione”. Il Gruppo di lavoro dell'Officina è costituito da Roberto Costa (Istituto Nazionale di Statistica sede del Friuli Venezia Giulia), Paola Floreancig e Flavia Virgilio (rispettivamente Ufficio scolastico regionale e Dirigente scolastico), Luca Grassetti e Laura Rizzi (Uniud), Pamela Mason (Comune di Udine).

Il quaderno fa dunque il punto sugli stranieri in regione, oggi 110.000, provenienti da oltre 100 Paesi e mediamente molto più giovani degli italiani, ma anche sui flussi migratori, sulla necessità di una educazione linguistica destinata a classi in cui si intrecciano i caratteri del plurilinguismo storico e del neoplurilinguismo, dato che la componente straniera nelle scuole della regione è pari al 10% di tutta la popolazione scolastica e le scuole possono ambire a diventare “officine” di inclusione e di sperimentazioni e pratiche plurilingui. E, ancora, il rapporto tra le comunità degli stranieri e la sanità regionale, molto diverso a seconda della loro provenienza e della loro età, ma importante per determinare, tra gli altri fattori, la copertura sanitaria della popolazione regionale e il futuro della spesa pubblica in questo settore, ma anche per progettare interventi di prevenzione mirati rivolti alle comunità di immigrati locali. Focus anche sull'alfabetizzazione nella lingua italiana degli stranieri e i percorsi di educazione civica funzionali al conseguimento del permesso di lungo soggiorno. Infine le imprese: nel quinquennio 2014-2018, quelle costituite da residenti nati all'estero sono aumentate di 1.424 unità, con un tasso di crescita medio annuo del 2,2%, in controtendenza rispetto a quello negativo fatto registrare dall'intera base imprenditoriale regionale.

I contributi di studio che sostanziano il quaderno introdotto da Fornasin, Guaran e Zaccomer sono di Fabiana Fusco, delegata del Rettore per l'innovazione didattica, “Verso una educazione plurilingue: riflessioni sulla diversità linguistica fuori e dentro la scuola”, Roberto Costa, “Il Friuli Venezia Giulia e l'emigrazione da e verso l'estero nel 21° secolo”, Laura Rizzi, Michele Gobbato, Antonella Franzo, Loris Zanier, “Donne straniere e programma regionale di screening pap-test: cosa c'entra la cittadinanza?”, Alessandra Rosset, “L'istruzione degli adulti come risorsa per il territorio”, Mario Passon, “Le imprese 'straniere' in Fvg: un sintetico quadro di riferimento per il 2018”.

«Ancora una volta -  dichiara Pascolini, coordinatore di Cantiere Friuli - l’Università è presente nelle importanti problematiche che attraversano il Friuli, non solo fornendo dati e analisi, ma proponendo dei percorsi da attivare nei singoli campi d’azione. Scuola, sanità, imprenditoria, come contesti fondamentali d’azione per una efficace integrazione dei nuovi abitanti della regione, cittadini che contribuiscono alla costruzione del Friuli di domani».