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VOI SIETE QUI

Comune e Università insieme per ri-scoprire Udine, città di musei, palazzi, storie e futuri possibili

“Voi Siete Qui” è il titolo di un ciclo di quattro incontri organizzati nell’ambito del progetto UniversitUdine. L’iniziativa, che nasce dalla sottoscrizione, in data 4 maggio 2019, del protocollo d’intesa tra il Comune di Udine e l’Università di Udine, permetterà a chiunque sia interessato di ri-scoprire Udine – città di musei, palazzi, storie e futuri possibili. L’iniziativa è stata sostenuta da Cantiere Friuli.

Ognuno dei quattro appuntamenti ha avuto come filo conduttore un tema legato alla città, che è stato presentato al pubblico in due modi, coordinati tra loro: attraverso una serie di sopralluoghi alle architetture e alle opere d’arte cittadine e con la partecipazione agli incontri con esperti, artisti, musicisti e danzatori, che hanno animato gli spazi museali della città.

Gli eventi – curati da Paolo Ermano, Vania Gransinigh, Orietta Lanzarini, in collaborazione con le studentesse Magalì Cappellaro, Camilla Franzolini, Greta Magnifico, Evelina Quattrin, Chiara Thompson, Angelica Ivana Todisco - si sono svolti in due parti. Dalle ore 17, i partecipanti sono stati accompagnati, in un percorso a piedi, da giovani esperti dell’Università di Udine, chiamati a raccontare alcuni aspetti inediti di una città ricca storia e cose da scoprire. Dalle ore 21, nella sede di Casa Cavazzini, eccezionalmente aperta in orario serale, hanno avuto luogo gli eventi serali, legati ai temi già presentati nel percorso, che hanno offerto al pubblico l’opportunità di vivere un’esperienza innovativa e non convenzionale.

 

IL PRIMO APPUNTAMENTO, MARTEDÌ 18 GIUGNO.

Titolo dell’itinerario “Voi siete qui. Storie di luce e di materia a Udine – I sensi del Moderno. Tra pittura, scultura e architettura”. L’itinerario presentava un duplice filo conduttore: la relazione tra le arti in età contemporanea e l’apertura nei confronti della ricerca artistica internazionale. A Udine questi due temi presentano numerosi aspetti inediti e ricchi d’interesse, illustrati al pubblico attraverso il lavoro di personalità di primo piano quali il pittore Giuseppe Zigaina, i fratelli Basaldella, gli architetti Ermes Midena, Pietro Zanini, Angelo Masieri, Carlo Scarpa, Gino Valle e molti altri.

Quattro le tappe: Piazza Repubblica. Casa Piussi-Levi di Ermes Midena (1935) e ex Casa del Fascio di Ettore Gilberti (1932), Via Savorgnana e Piazza Venerio. Palazzo dei Telefoni di Cesare Scoccimarro (1943-55) con rilievo di Dino Basaldella, Casa Cavazzini e Via Marinoni: Casa Giacomuzzi di Angelo Masieri e Carlo Scarpa (1949-50) e Edificio Residenziale di Gino Valle (1958-60).

Il secondo evento della giornata, intitolato Clipoteque, ha raccontato la storia del videoclip con Tomas UOLLI Marcuzzi e si è svolto a Casa Cavazzini.

 

IL SECONDO APPUNTAMENTO, MARTEDÌ 2 LUGLIO.

Titolo dell’itinerario “Luoghi, linguaggi e simboli”, il suggestivo e insolito viaggio tra arte, architettura, musica e danza, realizzato in collaborazione con i Civici Musei.

L’appuntamento si è articolato in due distinti eventi: il primo, sul tema “Contaminazioni, tra Medioevo e Contemporaneo”, un itinerario guidato da giovani esperti, con partenza alle ore 17 da Casa Cavazzini; il secondo, intitolato “Contemporaneo tra arte, musica e danza. L’azzurro non si misura”, il concerto programmato per la sera al piano terra di Casa Cavazzini. La ‘passeggiata’ pomeridiana alla scoperta dei tesori storico-artistici di Udine, comprendeva i Musei del Castello, e in particolare il Museo Archeologico, Palazzo Caiselli, e Piazza della Libertà. I partecipanti sono stati guidati attraverso un percorso di riscoperta delle diverse epoche, dal Castello alle bellissime sale affrescate di Palazzo Caiselli, fino al vero cuore di Udine, in cui il tema delle contaminazioni si fa arte e storia: la piazza della Libertà, con l’arco Bollani sullo sfondo (porta d’accesso al Castello disegnato da Andrea Palladio) e la Loggia di Lionello, antico palazzo municipale, oggi sede le consiglio comunale, l’assemblea legislativa cittadina.

Dialogo tra arte figurativa, note e arte coreutica hanno caratterizzato l’evento serale, "L'azzurro non si misura" a Casa Cavazzini, ideato dal Maestro Davide Pitis, con la partecipazione della compagnia di danza contemporanea Arearea e dalla danzatrice Anna Savanelli. Una partitura per voce ed ensemble strumentale, come omaggio a due importanti figure del mondo culturale e artistico friulano, il pittore, grafico e scultore Carlo Ciussi (1930-2012) e il poeta, storico e scrittore Tito Maniacco (1932-2010).

Davide Pitis, direttore e compositore, già allievo del Conservatorio J. Tomadini di Udine, è stato premiato in diversi concorsi nazionali ed internazionali di composizione e direzione e le sue composizioni sinfoniche e cameristiche sono state eseguite in Italia e all’estero. L’ensemble, formato da Tiziano Cantoni, Nicola Bulfone, Nicola Mansutti, Mara Grion e David Giovanni Leonardi, è stato affiancato dall’attrice e cantante Claudia Grimaz. L’evento ha riscosso molto successo tra il pubblico, tanto che Casa Cavazzini ha esaurito tutti i posti messi a disposizione.

 

IL TERZO APPUNTAMENTO, MERCOLEDÌ 10 LUGLIO.

Titolo dell’itinerario “Voi siete qui. Arte e Memoria”. La passeggiata ha svelato particolari e curiosità delle opere artistiche e architettoniche che hanno segnato la storia del Novecento a Udine, ed ha contato più di 60 partecipanti. Il percorso, ha visto come punto di partenza il palazzo Garzolini – ex collegio di Toppo Wassermann in via Gemona 92. Quindi è continuato in via Mercatovecchio, con tappe al cosiddetto “Palazzo rosso” di Gino Valle e al Palazzo Zagolin (1936-38) di Pietro Zanini, per arrivare poi alla “Galleria del Lavoratore” (1954) di Ermes Midena e al piazzale XXVI luglio con il Monumento alla Resistenza (1959-69). L’opera, di cui quest’anno ricorre il 50ennale, è disegnata ancora da Gino Valle e si confronta con il prospiciente Tempio Ossario (1925-45), dedicato ai Caduti della Grande Guerra, progettato dal padre Provino Valle. La passeggiata si è conclusa a Casa Cavazzini.

S’intitolava “Attraverso il ’900. Umanità, dati e computazione” il secondo evento della giornata, previsto sempre a Casa Cavazzini, eccezionalmente aperta la sera. Protagonisti Salvatore Iaconesi, ingegnere robotico, hacker, TeD e Eisenhower Fellow, e Oriana Persico, esperta di comunicazione e inclusione digitale e cyber-ecologista. I due, che osservano la mutazione delle società con l’avvento delle reti e delle tecnologie ubique, hanno offerto al pubblico un approfondimento insolito e originale sul ruolo dell'arte e del design nell'affrontare le trasformazioni psicologiche, relazionali, comunicazionali, sociali, economiche e politiche generate dai dati e dalla computazione. Tra poetica e politica, corpi e architetture, squat e modelli di business rivoluzionari, la coppia promuove una visione del mondo in cui l’arte è il collante tra scienze, politica ed economia.

Autori di performance globali, pubblicazioni e opere esposte in tutto il mondo, Iaconesi e Persico insegnano Near Future e Design presso diverse facoltà, fra cui l’ISIA di Firenze e l’Università La Sapienza di Roma, e sono fondatori di HER - Human Ecosystems Relazioni, centro di ricerca che usa l’arte e il design per creare processi di accelerazione culturale attraverso i dati, quale confine esistenziale dell’essere umano nelle società contemporanee.