Skip to main content

Mettere le comunità e le persone al centro. Ecco il futuro delle Terre Alte del Friuli

Ultimo incontro di Officina Montagna il 26 novembre 2020

“Comunità e persone al centro. Il futuro della montagna tra sgretolamento del tessuto sociale e processi rigenerativi”: sarà questo il filo conduttore dell'ultimo dell'Officina Montagna del Cantiere Friuli dell'Università di Udine, in programma il 26 novembre dalle 15 alle 18, a conclusione di un percorso in cinque tappe dedicato alla montagna, a chi la abita e al suo benessere, avviato il 2 ottobre scorso. Per ovvi motivi legati all'emergenza sanitaria in atto, l'incontro si svolgerà online, come i precedenti, esclusi i due appuntamenti iniziali a Venzone e Zuglio.

«La fase di ascolto che si conclude con questo ultimo incontro ha portato un valore aggiunto all'Officina – spiega il coordinatore dell'Officina Montagna e del Cantiere Friuli, prof. Mauro Pascolini - perché ha permesso di ottenere delle chiavi di lettura in merito alle tematiche affrontate, riuscendo così a interpretare meglio, attraverso la lente di chi vive e lavora nel contesto montano, le problematiche che in questo momento storico così particolare e complesso affliggono questi territori».

Proponendosi come punto di approdo del ciclo di riflessioni, confronti e laboratori dell’Officina Montagna, il meeting porrà al centro proprio le comunità residenti nelle Terre Alte Friulane.

La montagna friulana, la cui popolazione si è dimezzata in poco meno di 70 anni, con un indice di vecchiaia tra i più alti d’Italia (276%), un indice di natalità ai minimi (5,7%) e una presenza di stranieri molto ridotta (3,6%), perde progressivamente forza produttiva e riproduttiva. «Tuttavia, con un po’ di ottimismo nell’immaginare il futuro e con una politica interessata ad affrontare il problema della montagna in modo radicale – commenta ancora Pascolini - le progettualità nascenti, le idee e i tentativi di ripartire proprio dalle comunità non mancano e alcuni tra i più innovativi verranno presentati nel corso dell'incontro».

Il programma. Dopo i saluti iniziali (tra le 15 e le 15.30) del rettore dell'Ateneo friulano, Roberto Pinton interverrà Mauro Pascolini, Delegato al progetto Cantiere Friuli dell’Università degli Studi di Udine.

A seguire, l'introduzione ai lavori a cura di Valentina De Marchi e Andrea Guaran dell'Università di Udine. Poi gli interventi dei relatori (tra le 15.30 e le 17.30), veri e propri “testimonial” della montagna: la celebre fotografa Ulderica Da Pozzo, che vanta 40 anni di scatti e il cui ultimo lavoro, “Femines. Donne del latte” (Forum 2020) è dedicato alle donne che lavorano nelle malghe e nelle latterie del Friuli, Gianluca Cepollaro. Direttore di STEP, Scuola per il governo del territorio e del paesaggio della provincia autonoma di Trento, che parlerà di “Formazione e processi partecipativi per il sostegno allo sviluppo dei territori montani”. Successivamente interverranno Ivan Provenzale, libero professionista e nuovo abitante in Val Tramontina, su "Comunità di Progetto: processi partecipativi per trasformare il territorio”, Agata Gridel e Claudio Pellizzari dell'associazione Culturale Arci Cocula e liberi professionisti in Carnia, su “Progetti e strumenti per attivare le piccole comunità di montagna”, Vanni Treu della Cooperativa Cramars su “Il formicolio sociale dei processi rigenerativi della montagna FVG”, le montanare per scelta Elisa Manig, Azienda agricola Manig - Tiglio di San Pietro al Natisone e Cècilia Paola Loit, Azienda agricola Le Erbe di Lina in Val Resia. Infine, Andrea Membretti dell'Università di Torino, Dipartimento culture, politica e società, su Nuova domanda di montagna e il progetto Innov-Aree, uno sportello per accompagnare le persone che vogliono vivere nelle Terre Alte. A concludere l'incontro online saranno una tavola rotonda e un dibattito (17.30-18). Per partecipare è necessario iscriversi, https://bit.ly/Montagna06 e per qualsiasi informazione contattare cantierefriuli@uniud.it.

Il bilancio del percorso precedente. Gli incontri online sono riusciti a mantenere il modus operandi di Officina Montagna orientato al confronto, alle proposte operative e all'interazione informale. In ogni appuntamento, si è scelto di coinvolgere e presentare anche "esperienze da altre montagne". Cruciali e attuali i temi affrontati, tra i quali la recente Legge sull'idroelettrico (LR n.21/6 novembre 2020) che disciplina l'assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua a uso idroelettrico, il fare impresa in montagna con il Direttore del Carnia Industrial Park Danilo Farinelli, il Presidente della Fondazione CRUI Alberto Felice De Toni, già rettore dell'ateneo friulano, e imprenditori attivi in montagna. E, ancora, terre alte e innovazione, analizzando due possibili strumenti come le cooperative di comunità e l'attivazione di filiere di economia solidale.