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Paesaggi transumanti

La pastorizia transumante è una forma di allevamento antica, che si ispira alle migrazioni degli animali selvatici per sfruttare le risorse naturali disponibili ad altitudini diverse in base alle stagioni. In Friuli Venezia Giulia i pastori non compiono solo un viaggio oscillatorio verticale che connette la montagna, in estate, alla pianura, in inverno, ma si muovono con moto perpetuo orizzontale, a zig zag, che vede le greggi compiere piccoli e grandi spostamenti quotidiani coprendo un’area vasta che interessa gli spazi verdi di quasi tutto il territorio della regione. Nonostante l’origine non friulana di questa peculiare modalità di allevamento e dei suoi protagonisti, da sempre i pastori del Triveneto, insieme ad alcuni pastori dell'appennino tosco-emiliano, trovano ospitalità nelle vaste campagne friulane della pianura e dell’area collinare risalendo i fiumi Livenza, Meduna e Tagliamento e pascolando nelle montagne, in particolare in Valcellina. Nonostante l’urbanizzazione, l’infrastrutturazione e l’industrializzazione, la pastorizia transumante continua ad esistere e si presenta come un interessante esempio - complesso e ricco di ambiguità - di resilienza e di sostenibilità. 

Cantiere Friuli è partner del progetto di ricerca dell'Associazione ISOIPSE "Paesaggi transumanti", che accoglie e integra i paradigmi delle discipline geografiche, dell’etnografia e dell’arte contemporanea. Il punto di vista del pastore nomade è la prospettiva attraverso la quale viene costruita una lettura ed interpretazione del paesaggio regionale che si interseca e differisce da quella più istituzionale, ad esempio quella del Piano Paesaggistico Regionale. Un progetto dal taglio fortemente applicativo non solo per l’approccio multidisciplinare alla ricerca, ma anche per la costante co-costruzione del processo di indagine, sia con gli stessi pastori sia con le comunità dei territori attraversati dai flussi della transumanza.

Link al sito di ISOIPSE:
isoipse.it