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TERZO INCONTRO

Innovazione e multifunzionalità: i vantaggi della montagna

Cantiere Friuli continua il percorso di confronto e dialogo dell’Officina Montagna proponendo due momenti interattivi online all’interno dei quali sarà fondamentale il contributo dei partecipanti. Nello spirito di Cantiere Friuli si cercherà di realizzare un vero e proprio talk partecipativo a distanza. Una sfida per tutti coloro che sono legati alle Terre Alte e che intendono contribuire con proposte e riflessioni. 

Mercoledì 28 ottobre 
IMPRESE E FILIERE DI ECONOMIA SOLIDALE COME STRUMENTO DI SVILUPPO PER LA MONTAGNA

16.30 - 18.00

Con la partecipazione di
Lucia Piani, Università degli Studi di Udine "La legge regionale sull'economia solidale"
Emilio Gottardo, firmatario de "La Carta di Ampezzo"
Alberto Grizzo, Presidente del Consorzio delle Valli e Dolomiti Friulane "Il Consorzio delle Valli e Dolomiti Friulane per uno sviluppo complessivo del territorio" 


Venerdì 30 ottobre 
LA COOPERATIVA DI COMUNITÀ COME STRUMENTO DI SVILUPPO PER LA MONTAGNA

Orario: 16.30 - 18.00
 

Con la partecipazione di
Debora Del Basso, Montagna Leader S.c.ar.l. "Le Cooperative di Comunità" 
Andrea Colucci, Imprenditore agricolo di Collina - Forni Avoltri "Dalla Cooperativa di Comunità alla Cooperativa agricola di Collina"
Kaspar Nickles, Imprenditore Agricolo di Dordolla/Canal del Ferro "Tiere Viere: dall'agricoltura alla cultura per tenere viva la montagna" 

 

Quando si parla di innovazione in montagna ci si riferisce ad un concetto e a dei parametri diversi rispetto a quelli comunemente utilizzati nei contesti urbani, dove innovazione significa ricorso a tecnologie avanzate o a moderne metodologie che aprono a nuove prospettive di sviluppo.   

Ci sembra di poter dire che l’innovazione nelle Terre Alte si caratterizzi per alcuni aspetti peculiari: a) un legame inscindibile con i luoghi; il territorio e il paesaggio non sono mai neutri o poco significativi; b) un legame inscindibile con il tempo – e quindi la storia e le tradizioni – per cui il futuro non si lascia mai alle spalle il passato; c) la capacità e necessità di fondere finalità economiche, sociali e ambientali interdipendenti fra loro, che definiremo multifunzionalità.   

Le moderne aziende, le imprese e i nuovi progetti imprenditoriali della montagna friulana - siano essi aziende agricole, imprese turistiche o cooperative che gestiscono servizi – hanno spesso la lungimiranza di mettere insieme obiettivi che non sono solo quelli di crescita economica, pure fondamentali per rendere sostenibile e resiliente nel tempo un’attività imprenditoriale. Al centro di queste imprese montane c’è solitamente una grande attenzione alle persone e alle comunità, anello più fragile dell’intero sistema, consapevoli che se i paesi si svuotano per il territorio di montagna, il declino è irreversibile. 

Nelle Terre Alte, inoltre, sviluppo e benessere corrisponde con la cura del territorio, con la manutenzione del paesaggio, con la conservazione e riconversione del patrimonio architettonico, con l’attenzione verso i servizi ecosistemici offerti dal sistema alpino, alla ricerca di un sempre nuovo equilibrio tra uomo e ambiente.   

Questo, ci sembra di poter dire, è il grande vantaggio della montagna: una visione più olistica e sostenibile, nel senso profondo del termine, dello sviluppo e dell’innovazione. È indiscutibile però che l’impresa in montagna, forse proprio per questa sua interconnessione di funzioni, incontri ostacoli, limiti e resistenze enormi.   

È in questo contesto di complessità che ci proponiamo di esplorare due possibili nuove vie di sviluppo che ci vengono offerte da altrettanti strumenti esistenti e non ancora del tutto rodati. La prima è quella offerta dalla Legge Regionale n.4 del 2017 per la valorizzazione e la promozione dell’economia solidale, che mette le comunità territoriali al centro di filiere e imprese di economia solidale per far fronte ad un sistema economico globale che non lascia spazi all’economia locale, rendendo non competitivi sul mercato i prodotti montani e minacciando l’ecosistema. 

Il secondo strumento, recentemente introdotto in Friuli Venezia Giulia, è la cooperativa di comunità, una nuova struttura giuridica aperta alla partecipazione di cittadini e operatori economici, che assume il ruolo di “strumento comunitario condiviso per lo sviluppo della qualità di vita delle comunità”. L’ipotesi - tutta da discutere in questa sede - è che le due soluzioni possano ulteriormente rafforzare le lungimiranti ma fragili imprese innovative della montagna friulana. 

DOCUMENTI UTILI

LEGGE REGIONALE 23 MARZO 2017, N. 4 - Norme per la valorizzazione e la promozione dell'economia solidale

CARTA DI AMPEZZO per l’uso del legno locale nelle costruzioni, nei manufatti e negli arredi urbani